Tornare alla normalità non è facile dopo i fatti di domenica. Il risultato del campo, dopo la tragedia, naturalmente è venuto meno, ma in attesa di capire quali saranno i provvedimenti definitivi adottati dalla Federazione, la Sebastiani deve provare a tornare a parlare di basket.
Per ora, Rieti giocherà a porte chiuse le prossime gare interne, fino al termine delle indagini, poi si vedrà. Una condizione che spaventa sia per le ripercussioni economiche, sia per quelle tecniche. Il pubblico di Rieti infatti spesso ha trascinato la squadra al successo, spingendola con il calore nei momenti difficili. Se ne dovrà fare a meno, fino a data da destinarsi. La squadra ha ripreso il lavoro sul campo in un clima che definire surreale è forse riduttivo; ma gli impegni incombono e non c’è il tempo per fermarsi. Domenica i ragazzi di Ciani sfideranno Roseto, che in settimana hanno cambiato in panchina dopo il momento no coinciso con le cinque sconfitte consecutive, l’ultima a Cento, costata la panchina ad Alessandro Finelli. Al suo posto il vice Nando Francani, ma si vocifera di un possibile arrivo di Giovanni Bassi, ex allenatore di Chiusi.
La Sebastiani vuole tornare al successo, dopo l’inatteso stop interno contro Pistoia dell’ex Johnson. Da capire poi quale sarà il futuro, in attesa di sapere cosa accadrà nel medio – lungo periodo.



