Sarà lo Scopigno il grande palcoscenico per la sfida della domenica: Rieti-Pomezia. Ad agosto, la data del 23 novembre è stata segnata subito con il circoletto rosso perché le due formazioni, ai blocchi di partenza, erano state considerate come le favorite per la conquista del girone A di Eccellenza laziale. Quando manca ormai pochissimo al big match, le valutazioni da fare sono diverse, soprattutto in casa amarantoceleste, perché Rieti-Pomezia non è solo un big match.
Mosconi ancora non è riuscito a vincere davanti al pubblico reatino, solo un punto raccolto tra W3 Maccarese e Boreale. Un ruolino di marcia condito dalla vittoria contro il Grifone Gialloverde e il pari con Campus Eur che hanno allontanato la vetta ad 8 punti. Il Pomezia è invece scappato a 5 lunghezze dagli amarantocelesti anche se nulla è ancora perduto. Una vittoria riporterebbe il Rieti a ridosso della formazione di Colantoni: molto facile a dirsi, meno a farsi.
Per un Rieti in confusione c’è un Pomezia che arriva da due tris di fila: 3-0 contro Aurelia Antica Aurelio e soprattutto 3-0 al Civitavecchia. Due vittorie che hanno dato seguito al successo di misura con la Viterbese, una striscia di risultati utili che danno convinzione ai rossoblù. Inoltre c’è da tenere in conto del miglior attacco del campionato con Alessio Damiani già in doppia cifra che sarà affiancato o da Daniel Rossi, conosciuto in città per il suo splendido passato con la SSA Rieti, a quota 6 o Luca Teti che ha timbrato il cartellino in 3 occasioni. A contrastarli una difesa ballerina che dall’arrivo di Mosconi ha preso 5 reti in quattro partite, 14 totali in stagione, e alla ricerca di un rinforzo per trovare la quadra. Rieti-Pomezia non è solo un big match, è il crocevia di una stagione e gli amarantocelesti non possono sbagliare.
