“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”: le parole di Antonello Venditti spiegano sempre bene i rapporti che prima si rompono e poi vengono ricuciti. E anche questa volta il passaggio della canzone “Amici mai” è utilissimo ad introdurre lo Stefano Scaricamazza 2.0.
In estate la decisione della proprietà di confermare il tecnico dopo la passata stagione, un mercato estivo diretto dallo stesso, in collaborazione con l’ex ds Pagliaroli, con gli arrivi dei ‘suoi’ Bianchi, Dovidio, Oduamadi, Guazzaroni e Danieli. Poi l’inizio del campionato con 12 punti in 7 giornate e l’unica sconfitta sul campo del Monti Prenestini pagata con l’esonero. Un cambio in corsa che non aveva convinto, la vetta distante solo due lunghezze sembrava un gap recuperabile nel giro di poco, e che non ha convinto visto che con Mosconi gli amarantocelesti sono scivolati a -10 dal primato.
Allora la decisione del club di richiamare nuovamente Scaricamazza per provare a rimettere in piedi la stagione. Dopo 46 giorni però, la situazione tra stadio e Rietello è cambiata e come. Dovidio e Oduamadi non fanno più parte del gruppo squadra, ha lasciato anche Ortenzi che nella passata stagione tanto aveva fatto bene con il mister reatino, e Bianchi è sembrato sempre di più ai margini saltando le ultime tre partite condite dalla destinazione tribuna ad Ardea. Sono invece arrivati Tinti, Proia, Bieto e Fernandez che ora Scaricamazza dovrà assemblare nel suo sistema. Da vedere quale sarà il canovaccio tattico con Onesti che a questo punto diventa uomo chiave per capire se dovrà continuare a giocare da quinto di centrocampo o se nello Scaricamazza 2.0 ci sarà bisogno subito di andare a prendere un esterno.
