La classifica è cortissima. Ci sono 10 squadre in sei punti, con la capolista Pesaro, a +2 sulle inseguitrici ma che, nell’ultimo turno, si è scoperta “umana” crollando in casa, sotto i colpi di una Cividale rinata dal rientro di Freeman.

Per Rieti era importante tornare a vincere in casa, recuperando il pubblico, contro una Milano in netta crisi di identità e risultati. La classifica è ottima ma in un campionato così pieno di sorprese ed equilibrio, non c’è il tempo di fermarsi. Domani infatti si torna in campo dopo nemmeno 72 ore, in trasferta a Scafati reduce dal successo scacciacrisi con Pistoia. La cura Vitucci sembra funzionare, ma l’esame Rieti è sicuramente probante. Discorso valido anche per la Sebastiani chiamata a confermare un rendimento esterno di assoluto livello. Rieti può contare su una difesa solida ed un attacco con gerarchie ben definite. Ha già violato campi importanti, come Verona e Rimini e vuole continuare a stupire mettendo Pesaro nel mirino.
La sfida di Forlì potrebbe infatti costare il primato ai marchigiani, Verona e Fortitudo osservano con attenzione. Domani al PalaMangano dunque sfida da bollino rosso, poi la pausa, visto che il match con Brindisi è stata posticipata al 17 dicembre vista la convocazione di Mouaha in nazionale camerunense.
