Il campionato di A2 entra nel vivo e la Sebastiani, dopo le due convincenti vittorie consecutive con Ruvo e Mestre è chiamata all’esame di maturità. Domenica la sfida a Verona, una delle principali contendenti al titolo.
In questi due mesi tra infortuni e rendimento un tantino sotto le aspettative, i veneti hanno confermato in parte le previsioni della vigilia. L’ultimo ed inaspettato ko esterno contro l’ultima della classe Milano, ha fatto suonare più di un campanello d’allarme nella formazione di Cavina, che priva di Johnson infortunato, ha allungato le proprie rotazioni sotto ai tabelloni inserendo Andrew Smith, visto lo scorso anno a Vigevano, giocatore esperto e di presenza che servirà a rinforzare una squadra, apparsa troppo leggera ed estremamente dipendente dalle percentuali dal perimetro. La stella a Mcgee, che lo scorso anno ha festeggiato il titolo con Cantù, l’unico in questo inizio di stagione, a confermare le aspettative. L’ex Cantù sta mandando a referto 18 punti di media a gara, e nelle ultime 5 è andato oltre i 20, in ben quattro occasioni.
Sarà una gara particolare per Diego Monaldi, ma soprattutto per Marco Spanghero, che a Rieti ha vissuto tre stagioni da protagonista e capitano. Sul fronte Sebastiani invece Udom e Palumbo ci terranno a ben figurare contro la loro ex squadra. Fino ad ora Verona è imbattuta in casa, mentre in trasferta ha sofferto ben più del previsto. Lecito pensare dunque che per violare il PalaAgsm, ci vorrà la gara perfetta
