Sono tre gli ultras della Sebastiani Rieti fermati ed accompagnati in carcere, ieri sera dalla polizia in un blitz, ritenuti i responsabili dell’agguato al pullman dei tifosi di Pistoia costato la vita al secondo autista Raffaele Marianella.
Secondo la Questura di Rieti ci sarebbero “gravi indizi di colpevolezza” nei confronti dei tre; un quarto risulterebbe indagato per favoreggiamento, ma non è da escludere che nelle prossime ore, la lista dei fermati potrebbe allargarsi. Sembrerebbe però che in passato, i tre, fossero già stati segnalati durante altri incontri di basket ed episodi di tensione con altre tifoserie rivali. Poco dopo l’agguato, gli agenti che scortavano il pullman avevano notato alcune persone allontanarsi rapidamente da alcune auto posteggiate sotto il cavalcavia; una di queste sarebbe stata poi fermata e nel giro di poco sarebbero venuti fuori i nomi. Decisive anche le chat di whatsapp che i tifosi avrebbero utilizzato per organizzare una sorta di “spedizione punitiva” ai danni dei tifosi di Pistoia, tutte al vaglio in queste ore dagli investigatori. Si studiano inoltre le celle telefoniche per capire chi in quel momento fosse presente in quell’area.
Nelle prossime ore si svolgerà anche l’autopsia sul corpo di Marianella, colpito al torace da uno dei mattoni lanciati contro il parabrezza; i funerali con ogni probabilità si terranno invece a Roma città natale dell’uomo in cui anche la figlia Federica risiede.
